Ogni volta che vedi una forma.
lascia che ci sia solo il vedere:
ogni volta che senti un suono,
fa in modo che ci sia solo l'udire
quando annusi un odore
lascia che ci sia solo l'odorare
quando assaggi un sapore,
lascia che ci sia solo il gustare: quando sperimenti una
sensazione sottile
lascia che ci sia solo la sensazione
quando si presenta un pensiero,
lascia che ci sia solo
un fenomeno naturale che sorge nella mente.
Se cosi avviene, non sorge alcun sé.
Quando non sorge alcun se non ci sarà alcun muoversi,
ne alcun fermarsi.
Questa è la fine della sofferenza
Buddha Shakyamuni
Un tale chiese al Buddha:
«Vorrei sapere qualcosa sullo stato di pace di cui parli,
quello stato di solitudine e di quieto distacco.
Come fa una persona
a diventare calma e indipendente senza
desiderare di aggrapparsi a nulla?». «Una persona
arriva a questo - rispose il Buddha - sradicando
l'illusione "io sono". Stando sveglio e attento,
comincia a lasciar andare gli appigli mentre si
presentano. Ma qualunque risultato riesca a
raggiungere, deve guardarsi dall'orgoglio
interiore. Deve evitare di ritenersi migliore
degli altri, o peggiore o uguale, dato che i
paragoni danno risalto all'io.Dovrebbe cercare
la pace dentro e non dipendere da essa in nessun
altro posto. Perché quando una persona è calma
dentro, l'io non si trova più. Nelle profondità
dell'oceano non ci sono onde; è calmo e immoto.
È lo stesso per la persona pacificata;
è tranquilla, senza alcun desiderio da afferrare.
Ha lasciato andare i fondamenti dell'io e non
ricrea più l'orgoglio né il desiderio».
Buddha Shakyamuni
«Vorrei sapere qualcosa sullo stato di pace di cui parli,
quello stato di solitudine e di quieto distacco.
Come fa una persona
a diventare calma e indipendente senza
desiderare di aggrapparsi a nulla?». «Una persona
arriva a questo - rispose il Buddha - sradicando
l'illusione "io sono". Stando sveglio e attento,
comincia a lasciar andare gli appigli mentre si
presentano. Ma qualunque risultato riesca a
raggiungere, deve guardarsi dall'orgoglio
interiore. Deve evitare di ritenersi migliore
degli altri, o peggiore o uguale, dato che i
paragoni danno risalto all'io.Dovrebbe cercare
la pace dentro e non dipendere da essa in nessun
altro posto. Perché quando una persona è calma
dentro, l'io non si trova più. Nelle profondità
dell'oceano non ci sono onde; è calmo e immoto.
È lo stesso per la persona pacificata;
è tranquilla, senza alcun desiderio da afferrare.
Ha lasciato andare i fondamenti dell'io e non
ricrea più l'orgoglio né il desiderio».
Buddha Shakyamuni
Quando la mente ignora lo spazio aperto e indeterminato della propria essenza, all'esperienza priva di un centro e di una periferia
si sostituisce l'esperienza di un punto di riferimento centrale,
da dove tutto è percepito.
Questo punto, questo centro che si appropria di tutte le esperienze, è l'osservatore, l'ego-soggetto.
E' così che, ignorando la propria natura essenziale,
la mente genera l'esperienza illusoria di un me, di un io.
Kalu Rinpoche