Milarepa
lo, lo yogin che erra tra le montagne innevate,
Diffondo intorno a me un mandala di felicità.
Avendo purificato i cinque veleni e la malattia dell'orgoglio,
Non sono infelice, sono felice.
Avendo abbandonato la ricerca di svaghi e distrazioni,
Vivendo solo, ho ottenuto la libertà. E sono felice.
Avendo abbandonato le azioni che tengono assorti,
Vivo tra la solitudine di valli deserte. E sono felice.
Avendo abbandonato la famiglia, veleno di questo mondo,
Non devo pensare ogni momento al guadagno. E sono felice.
Non scrivendo testi per desiderio di erudizione,
Ho la mente libera da preoccupazioni. E sono felice.
Non avendo sviluppato l'orgoglio per i bei discorsi
Non faccio discorsi, non affronto dispute. E sono felice.
Non conoscendo ipocrisia e inganno,
Non devo pensare «faccio questo per avere quello». E sono felice.
Essendo libero dal desiderio di fama e di gloria,
Gli uomini hanno smesso di sparlare di me.
E sono felice.Dovunque mi trovo, sono felice.
Qualunque veste indosso, sono felice.
Qualunque cibo mangio, sono felice.
In ogni circostanza sono uno felice.
E tu, figlio Rechungpa ,sei felice?
MILAREPA'S MEDITATIONS
Having meditated on love and compassion,
I forgot the difference between myself and others.
Having meditated on my lama,
I forgot those who are influential and powerful.
Having meditated on the yidam,
I forgot the coarse world of the senses.
Having meditated on the instruction of the secret tradition,
I forgot the books of dialectic.
Having tasted the joys of solitude,
I forgot the need to please my relatives and friends.
Having assimilated the teaching in the stream of my consciousness,
I forgot to engage in doctrinal polemics.
Having lived in humility in body and mind,
I forgot the disdain and arrogance of the great,
Having made a monastery within my body,
I forgot the monastery outside.
Having embraced the spirit rather than the letter,
I forgot how to play with words.
Un consiglio
Sono uno yoghi che vaga per il paese,
Un mendicante che viaggia solo,
Un povero che non possiede nulla.
Ho lasciato dietro di me la terra che mi ha visto nascere,
Ho voltato le spalle alla mia bella casa,
Ho abbandonato i miei fertili campi.
Sono stato in ritiro solitario, sulle montagne,
Ho praticato in caverne di roccia circondate dalla neve,
E ho trovato il cibo come fanno gli uccelli
Così è stato fino ad ora.
E' impossibile predire il giorno della mia morte,
Ma io ho uno scopo prima di morire.
Questa è la storia di me, lo yoghi;
Ora, vi darò qualche consiglio:
Cercando di controllare gli eventi di questa vita,
Cercando di continuo di essere cosi furbi,
Sempre tentando di manipolare il vostro mondo,
Coinvolti in ripetitive relazioni sociali...
Nel mezzo di queste preparazioni per il futuro
Arrivate senza saperlo alla fine dei vostri anni,
Senza realizzare che la vostra fronte è piena di rughe,
Inconsapevoli che i capelli sono diventati bianchi.
Mentre siete inseguiti dagli emissari della morte
Continuate a cercare piaceri effimeri.
Senza sapere se la vita durerà fino alla mattina dopo,
Continuate a pianificare il vostro futuro.
Senza sapere dove rinascerete,
Insistete nella vostra compiacente contentezza.
Ora è il momento di prepararsi alla morte,
Questo è il mio sincero consiglio;
Se ne capite il valore, iniziate a praticare.